Stopfemminicidio.it è online

Nella vita di ognuno di noi esistono cose, progetti, realizzazioni di cui si va particolarmente orgogliosi.
Oggi vi presento il mio, un progetto che nasce qualche anno fa come tesi di laurea al Politecnico, ma che in realtà negli anni è cresciuto e si è trasformato insieme a me.
Si chiama Stopfemminicidio.it e rappresenta la mia personale lotta alla violenza sulle donne.
Il sito realizzato grazie ai dati forniti dalla Casa delle Donne di Bologna ha uno scopo: mettere in luce il fenomeno del femminicidio in Italia attraverso la diffusione dei suoi dati.
L’assenza di dati ufficiali e la poca diffusione a livello dettagliato di quelli raccolti dalla Casa delle Donne di Bologna, genera una situazione di confusione e di mala-informazione al riguardo, che alimenta stereotipi e pregiudizi nocivi alla lotta alla violenza sulle donne.

Conoscere è il primo passo per iniziare a capire la società in cui viviamo, senza lasciarsi sopraffare da luoghi comuni.

Robin Morgan nel suo “Sisterhood is global” ha scritto:

“Quando nella prefazione di un determinato argomento c’è scritto “dati non disponibili” o “statistiche non disponibili”, questo significa che, nonostante intrepidi sforzi, non siamo riuscite a trovare o ad avere accesso alle informazioni. Questi “dnd” o “snd” […] costituiscono un modello politicamente rivelatore. Li troviamo di continuo nelle categorie dello stupro, dei maltrattamenti, delle molestie sessuali, dell’incesto e dell’omosessualità; queste sono ancora questioni di cui non si può parlare nella maggior parte del globo. Finché resteranno non dette e poco studiate, un’enorme quantità di sofferenza umana continuerà a non essere riconosciuta e a non essere guarita”

Ecco, questa cosa non deve più succedere nel 2017 in Italia e nel mondo.

Una situazione che provoca la morte ogni anno di circa 115 donne non deve restare nell’ombra.

Questo progetto cerca di sensibilizzare le persone comuni, le istituzioni e i media su un fenomeno che, anche se non viene taciuto (ogni giorno apriamo un giornale e troviamo un caso di femminicidio) viene mal comunicato e certamente sottovalutato.

L’esistenza e la reperibilità dei dati statistici svolgono un ruolo cruciale nella lotta alla violenza di genere. Solo esaminando l’ampiezza e la diffusione della violenza maschile sulle donne attraverso i numeri reali possiamo davvero renderci conto della gravità della situazione.

Spero chiunque visiti il sito possa iniziare a domandarsi cosa si può fare per cambiare la situazione e smetta di nascondersi dietro la non-conoscenza dei fatti.

I fatti sono qui, neri su bianco e sono consultabili.

4×4 Open Data Day – Milano

Oggi, nella giornata mondiale dedicata agli Open Data ho avuto il piacere e l’onore di partecipare in qualità di relatrice all’evento organizzato dall’Assessorato alla Partecipazione, Cittadinanza attiva e Open Data del Comune di Milano nella cornice della  1a edizione della Settimana dell’Amministrazione Aperta promossa dal Dipartimento della Funzione Pubblica, tra gli impegni in ambito Open Government Partnership.

La prima sessione dell’evento si è composta di 4 contributi sul tema degli Open Data.
Oltre a me, che ho parlato di Open Data e DataViz, hanno portato il loro contributo Daniele Villa e Stefano Saloriani (coordinatori di MapTime Milano), Sergio Splendore (docente) ed Emanuela Donetti (direttrice responsabile di Urbano Creativo).

I temi trattati sono stati diversi ma tutti interessanti e stimolanti.
Nello specifico, all’interno del mio intervento ho voluto dare una panoramica su quello che è la Data Visualization e la sua importanza nel rendere disponibili, accessibili ma sopratutto comprensibili informazioni su fenomeni che altrimenti rimarrebbero nascosti all’interno di tabelle e numeri.

Di seguito potete vedere il video dell’evento grazie al contributo di Radio Radicale (il mio intervento inizia intorno al minuto 24:00).

Per questa interessante esperienza devo ringraziare Francesca Maria Montemagno e l’Assessore Lorenzo Lipparini che mi hanno invitato a partecipare.